time for change

Post quarantena: come cambieranno le nostre abitudini

La quarantena e la conseguente reclusione in casa per un periodo piuttosto lungo ci ha costretti a cambiare le nostre abitudini in maniera drastica. Al netto del fatto che tutto ciò sia stato determinato da una situazione di emergenza e sicuramente drammatica ritengo che si possa trarre qualche insegnamento e fare qualche considerazione.

L’utilizzo della rete ha supportato bene molte attività, in particolare quelle che definisco bit to bit, cioè  tutto ciò che si può ottenere senza movimentare merci fisiche, come lo streaming (video e musica),  ebook, webinar, servizi di videoconferenze e altri simili. Per ciò che riguarda invece tutti quei prodotti e servizi che necessitano di movimentare merci il sistema ha avuto qualche intoppo e momenti di crisi dovuti al picco della domanda.

Certamente la logistica rappresenta il momento più significativo delle vendite on line perché fare una app per prendere ordini è relativamente semplice, ma poi questi ordini vanno consegnati e si creano i colli di bottiglia. Alcuni servizi per fare la spesa on line sono andati in crisi, altri dopo un inizio critico hanno comunque retto bene all’impatto e si sono difesi degnamente.

Abbiamo iniziato a lavorare da casa scoprendo che con le opportune attenzioni si possono ottenere grandi risultati e credo che molti inizino a mettere in discussione il fatto di doversi quotidianamente  recarsi sul posto di lavoro. Certamente cambiano le modalità di relazione tra colleghi e probabilmente il contatto umano ne risente, ma non tutto è da buttare. Magari una ipotesi di una settimana lavorativa per iniziare fatta da 4 giorni in ufficio e uno a casa potrebbe essere un buon inizio. Per contro ci siamo resi conto di quanto tempo risparmiamo lavorando a casa, quanto meno spendiamo e quanto meno inquiniamo le nostre città. Di sicuro questo è uno degli aspetti che manterremo anche in futuro. Un altro aspetto di questa quarantena che mi ha incuriosito riguarda la modalità comportamentale adottata durante le videoconferenze: siamo tutti più puntuali e diretti all’obiettivo; si ascolta più attentamente e si parla meno, ma con più criterio e competenza. Si presta maggiore attenzione al verbale, al contenuto delle parole a scapito del non verbale e del paraverbale. Infine, maggiore attenzione viene data anche alla nostra igiene. Penso di non essermi mai lavato tanto le mani come in questi ultimi mesi. Ho indossato come tutti la mascherina per proteggere me e gli altri. Questo forse avrà contribuito ad avere più rispetto verso gli altri.

Il mondo del retail dovrà fare i conti con una nuova situazione. Le ultime ricerche dicono che il 38% degli Italiani ha cambiato supermercato e che Il 13% dichiara di averlo fatto in modo definitivo. Come recuperare il terreno perso e come riusciremo a mantenere il rapporto con i nuovi clienti? Questi e altri importanti obiettivi sostituiranno il problema di come smaltire la coda alle casse dei supermercati. Ciò che vi ho raccontato oggi sono alcuni spunti. C’è ancora tanto da fare. Quando tutto tornerà alla normalità sarà importante ricordare ciò che è stato per non ripetere gli errori commessi.

Foto di Alexas Fotos da Pexels